E' di qualche giorno fa la notizia della dismissione degli immobili di proprietà di Eur Spa, la società di Pierluigi Borghini. Una vendita dettata dalla necessità di ripianare i debiti e portare a compimento quelle opere, come la Nuvola di Fuksas, ancora incomplete e che hanno trasformato l'Eur in un cantiere perenne a cielo aperto (qui i dettagli).
Sono molti gli aspetti controversi. Non solo ci si chiede se la dismissione di questi immobili, di pregio, sia la scelta migliore, ma c'è anche la possibilità che 40 persone, come ha spiegato lo stesso Borghini, perdano il posto di lavoro. A porre il primo veto, è stato il ministro Franceschini: "Non si vendono per fare cassa immobili di grande valore storico architettonico, sede all'Eur di musei importanti e dell'Archivio di Stato" – scrive su Twitter il ministro dei Beni e delle Attività Culturali.
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