Vetralla: “Alloggi degli immigrati sempre illuminati, le strade al buio”
“Si spera che l’amministrazione garantisca la piena illuminazione in quanto la zona è molto abitata e alto è il rischio”
Una delle vie completamente al buio da troppo tempo è via Gilberto Pietrella, nonostante sia servita con i lampioni rimane sempre buia con grave pericolo per l’incolumità dei cittadini. È Gennaro Giardino, blogger di Striscia Vetralla ad evidenziare: "Una situazione che si protrae da tempo e che affligge i residenti. È assurdo vedere le strutture che ospitano gli immigrati a tutte le ore del giorno con luci accese, mentre alcune vie del paese sono completamente al buio". Giardino ricorda l’amico Prof. Gilberto Pietrella: "E' bello passeggiare in una via dedicata ad uno storico vetrallese, ma purtroppo ciò è possibile solo ed esclusivamente nelle ore diurne poiché di notte il viale rimane completamente buio. Sono passati circa tre anni dalla scomparsa del noto storico Prof. Gilberto Pietrella, ideatore e fondatore dell’Università della Tuscia, nonché ex Presidente della Provincia ed ex segretario della DC. Persona a me cara, che ricordo con molto affetto e stima.
Vetralla ha sentito il desiderio e la necessità di ricordarlo dedicandogli una via. Questa è stata immessa nei pressi della frazione di Cura, in un viale abbastanza ampio e dotato di molteplici lampioni. Si spera che l’amministrazione attuale garantisca la piena illuminazione in quanto la zona è molto abitata e alta è la percentuale di pericolosità alla quale sono sottoposti i residenti, soprattutto i più piccoli e i giovani. Questi sono costretti ad illuminare il viale attraverso l’utilizzo dei telefoni, per evitare di cadere e farsi male, in una delle tante buche che caratterizzano la via. A chi ama alleggerirsi da ogni responsabilità e addossare sempre la colpa agli altri, ribadisco che non è questo il modo di amministrare la città: a rischio c’è la sicurezza dei cittadini che non può né deve conoscere “distrazioni” o annebbiamenti da parte di chi è preposto a garantirla“.