Vetralla, in macchina con 2 kg di marijuana: fermato 29enne straniero
Brillante operazione dei CC che ha permesso di individuare il trafficante di stupefacenti, di nazionalità albanese. Su di lui pesano anche altri reati
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Viterbo, in collaborazione con i colleghi della Stazione CC di Vetralla, hanno tratto in arresto un albanese, trovato in possesso di un rilevante quantitativo di droga e documenti falsi. Lo scorso lunedì i Carabinieri, attraverso la propria attività info-investigativa, hanno appreso la notizia di un imminente trasporto di droga a Vetralla. È stato, quindi, predisposto un servizio di osservazione durante il quale è stata bloccata un’utilitaria (Fiat Panda), con a bordo uno straniero. Costui, che ha esibito una carta d’identità ed una patente greche, è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare, a seguito della quale è stato trovato in possesso di un involucro contenente oltre 2 chili di marjuana. Gli accertamenti ulteriori hanno permesso di:
– accertare che i documenti anzidetti e le generalità declinate dal fermato sono falsi;
– identificare esattamente il predetto nel cittadino albanese M.R. di anni 29. Costui risulta ben noto alle forze dell’ordine perché dal 2010 ad oggi ha collezionato ben 25 pregiudizi penali, venendo più volte denunciato o arresto per i delitti in materia di sostanze stupefacenti e immigrazione, falso, rissa, estorsione, sfruttamento della prostituzione, guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche ed altro, commessi in diverse località soprattutto dell’Umbria;
– di verificare che lo scorso mese di marzo, rintracciato in Sardegna, siccome è risultato clandestino, è stato espulso e imbarcato a Fiumicino su un aereo per Tirana, ma nonostante ciò ha fatto rientro, clandestinamente, in Italia.
M.R., quindi, è stato tratto in arresto con le gravi accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, possesso di documenti falsi e reingresso sul territorio nazionale nonostante l’espulsione. È stato, quindi, tradotto ed associato presso la Casa Circondariale di Viterbo a disposizione della Procura della Repubblica di Viterbo.