RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Questi ultimi sei anni, nei quali ho scelto di impegnarmi nel sociale e spronare a chi di dovere a una maggior cura del paese, sono stati veramente desolanti per me, che ho sempre avuto Vetralla nel cuore. Sono giunto all'amara conclusione che questa città non è la stessa che ho trovato nell’84 anno quando sono arrivato, e che ho subito amato.
Viviamo in un paese dove ormai da molti anni non esiste una manutenzione. Basta girare tra le vie del centro storico per rendersi conto che ormai è quasi vuoto, si possono notare attività commerciali chiuse, locali liberi con scritto "affittasi" o "vendesi!, case disabitate in vendita, vie sporche, vegetazione selvaggia che esce ovunque. Il mercato cittadino è stato ultimamente spostato, creando non pochi problemi sia ai commercianti, sia ai negozianti, il traffico veicolare è stato deviato in prossimità della scuola elementare mettendo a rischio la circolazione stradale. Nel centro di Vetralla si notano sampietrini sommersi dall’erba.
Da Viterbo verso Roma troviamo il cartello che indica l’inizio del paese "Benvenuti a Vetralla", l’auto scorre lentamente come se volesse farmi declamare e ammirare centimetro per centimetro il paesaggio. Peccato che solamente l’asfalto ricoperto da grosse buche sembra essere l’unico panorama riservato alla mia vista. La macchina è poi costretta a fare delle gincane per riuscirle a schivarle. Vorrei andare più veloce ma l’auto dice di no! Incita a rallentare, come se volesse dirmi: “Si rischia di bucare, piegare qualche cerchio o distruggere gli ammortizzatori”. Nascono rotatorie come funghi, sono particolarmente decentrate rispetto all’asse della strada principale, rendendo difficoltoso l’attraversamento della rotatoria da parte di mezzi pesanti e autobus. Passaggi pedonali in prossimità di una rotatoria, segnaletica orizzontale fatta su un manto stradale con grossi crateri.
L'amministrazione Aquilani emanò una delibera per la realizzazione di un area riservata alla sgambatura per cani, ma con la giunta attuale pare che tale delibeta sia svanita nel nulla. I cittadini sono stanchi della situazione e attribuiscono tutte le colpe alla politica locale. Nel 2011 ho creato un gruppo su Facebook dal nome “Striscia Vetralla", una mia iniziativa sociale per dare l’opportunità a tutti di dire liberamente una loro opinione e di segnalare situazioni di degrado, in modo da poterle renderle pubbliche e di rendermi conto anch’io, con i miei occhi, in quale stato si trova veramente il nostro paese.
Attrezzato di una Canon ho iniziato il lungo pellegrinaggio nel mio paese, cominciando a pubblicare miei articoli sulla stampa con documentazione fotografica, che evidenziano lo stato di degrado e di abbandono. Grazie al celebre social network ho conosciuto moltissimi amici, commercianti e giovanissimi vetrallesi con i quali abbiamo affrontato problematiche del paese, giungendo sempre al solito ritornello “il paese è all’agonia”.
Sono passati ormai più di trenta anni dal mio arrivo a Vetralla, il tempo passa e molte cose sono cambiate durante questi anni, purtroppo non in meglio. Oggi Vetralla é un altro paese, nel totale abbandono, solo le case sono rimaste identiche o quasi, visto il degrado di alcune di esse. Cambiano le amministrazioni ma a poco è servito: con la precedente giunta, parlando più volte direttamente con gli assessori e il sindaco qualcosa, anche se piccola si riusciva a ottenere. Devo ammettere che c’era più collaborazione, spesso mi sentivo anche a telefono per segnalare alcune situazioni. Con l’attuale amministrazione non c’è collaborazione, evitano ogni tipo di confronto.
A malincuore posso aggiungere che la desolazione, la tristezza sono gli unici sentimenti che mi pervadono e mi fanno accrescere quel sentimento di limitatezza, come Davide contro Golia ,davanti a questi immensi problemi che travagliano il nostro paese. C’è una mentalità politica, sia in maggioranza sia in alcuni partiti di opposizione vecchia di cinquanta anni fa, andrebbe ringiovanita non soltanto anagraficamente ma anche nel modo di pensare, ci vogliono volti nuovi che abbiano modi di agire e di pensare nuovi.
Le case deserte, cartelli "vendesi", la vegetazione incolta, sono elementi che evidenziano gli anni e anni di abbandono: strade ridotte un colabrodo, via del Cimitero Vecchio ormai da diversi anni chiusa, una palestra comunale dove sono stati già spesi centinaia di migliaia di euro ma che è ancora inutilizzata nonostante l’attuale amministrazione in campagna elettorale avesse promesso la sua riapertura. Come non ricordare, poi, un sottopassaggio, più volte da me segnalato, non praticabile a causa della mancata messa a norma dell’abbattimento delle barriere architettoniche, così chi è costretto a vivere su una sedia a rotelle deve attraversare una strada ad altissimo rischio, senza alcuna segnaletica che costringe il rallentamento veicolare. Poca rilevanza hanno le associazioni sportive: giovani atleti con dei meriti sportivi a livello nazionale e mondiale che vengono oscurati e non elogiati dal proprio paese di appartenenza.
Uscendo dal centro storico e percorrendo la cassia tra Vetralla e Cura solo la sporcizia e l’incolta vegetazione invadono queste vie principali, per non parlare delle frazioni completamente dimenticate. Cura è spesso soggetta ad allagamenti nei locali commerciali, cantine e garage a causa della scarsa manutenzione fognaria, probabilmente dipesa dal mancato ingrandimento della stessa rete per l’aumento demografico e delle strutture abitative. In un paese pieno di problemi come il nostro non si può andare avanti tutelando i soli interessi personali di qualcuno. Direi che si dovrebbe operare per l’interesse della città, lasciando in disparte il culto della persona, che molti utilizzano senza nemmeno accorgersi che é un morbo dittatoriale!
Penso che ci vorrebbe un programma con una sole voce che parli e aiuti il paese, non l’interesse della sola persona che prende le redini della situazione e che magari, come spesso accade, dopo aver ottenuto la carica se ne frega di tutto. In politica si dovrebbe andare avanti con la maggioranza ed un opposizione positiva e costruttiva, nella quale tutti parlano la stessa lingua e agiscono per un solo interesse : far rivivere Vetralla.
Prima di chiudere questo mio pensiero sulle condizioni in cui è ridotto il nostro paese vorrei sottolineare un’ultima cosa: non dobbiamo addossare la colpa solo agli altri. Se Vetralla si trova in questo in stato di degrado questo è anche “merito” di noi cittadini, che dovremmo contribuire al mantenimento e alla manutenzione del paese. Uniamoci e collaboriamo se vogliamo salvare il paese: la solitudine e il menefreghismo non porterà a nulla di buono…A buon intenditore poche parole!!
Gennaro Giardino
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