RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Nell’ultima seduta di Consiglio Comunale ho avuto modo di riscontrare l’ennesima grave inadempienza dell’Amministrazione Coppari, in merito alla procedura di selezione e attribuzione degli incarichi esterni dell’Assessorato per i Servizi alla Persona. Con Avviso Pubblico in data 30/12/2016 il Comune di Vetralla ha infatti avviato una procedura di selezione per la stipula di collaborazioni a tempo determinato con figure professionali (Assistenti sociali, Pedagogisti, Psicologi, Sociologi) esterne all’Amministrazione.
Già la formulazione dell’avviso si prestava a interpretazioni dubbie sulla finalità e modalità delle procedure descritte. Oltra alla formazione di una “lista di accreditamento” infatti lo stesso conteneva anche riferimenti alla successiva formazione di una “graduatoria di merito” da stabilirsi tramite procedura comparativa sulla base di titoli, esperienze maturate ed “eventuale colloquio” (del quale veniva indicato chiaramente la natura “in coerenza con le attività progettuali inerenti l’oggetto dell’incarico”). Nella tabella di valutazione (che comprende anche le voci “titoli” ed “esperienze professionali”) il colloquio orale in realtà assegna ai candidati un punteggio determinante (9 punti sui 27 totali disponibili).
Proprio in relazione allo svolgimento dei colloqui orali sono emerse segnalazione allarmate da parte di alcuni candidati che, se confermate, configurano una grave violazione da parte dell’Amministrazione di tutti i principi che regolamentano le procedure comunque concorsuali. Trattandosi con evidenza di una procedura finalizzata alla formazione di una graduatoria discriminante per il successivo conferimento di incarico, la parte orale avrebbe dovuto essere svolta in coerenza con quanto espressamente richiesto dall’Avviso e secondo i criteri di trasparenza e garanzia. Così non pare essere stato.
Innanzitutto i contenuti del colloquio sembrano aver trasceso le indicazioni vaghe dell’Avviso: ai candidati infatti sarebbero state richieste nozioni e competenze di tipo amministrativo, che esulano dal concorso specifico dell’esperto esterno nella fase progettuale. Tale incongruità trova riscontro del resto nel Verbale della Commissione, che recita a proposito del colloquio orale “verificando capacità professionali, tecnico amministrative proprie del ruolo dell’Ente Locale”. Non è chiaro a che titolo venga richiesta ad un esperto esterno una competenza che chiaramente pertiene ai funzionari dell’Ente. In caso contrario tali competenze e le relative modalità di accertamento sarebbero dovute essere specificate in sede di Avviso.
Ma l’aspetto più grave, confermato direttamente dall’Assessore nel Consiglio del 25/05/2017, è che i colloqui sono stati svolti dalla Commissione a porte chiuse. E´ ormai principio consolidato e seguito dalle Amministrazioni che le procedure comunque concorsuali debbano essere ispirate a regole di chiarezza e trasparenza e quindi di pubblicità.
Ma ciò che è valido in ogni Amministrazione non lo è evidentemente per quella presieduta dal Sindaco Coppari. Esaminare dei candidati a porte chiuse non assicura la par condicio: ciascun candidato è titolare di un interesse qualificato a presenziare alle prove degli altri, al fine di verificare di persona il corretto operare della Commissione e l’assenza di parzialità nei propri confronti. La selezione risulta così pesantemente gravata da un’ombra di illegittimità che rischia di renderla vana, configurando l’ennesimo danno ai danni dell’Ente.
Giulio Menegali Zelli Iacobuzi
Consigliere Comunale
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