Vetralla, niente Carnevale in un paese che sta morendo
Dura presa di posizione da parte di Gennaro Giardino, che denuncia una serie di mancanze dell’amministrazione comunale
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Gennaro Giardino, fondatore del gruppo Facebook "Striscia Vetralla" :
Anche quest’anno non abbiamo avuto i consueti carri di carnevale che rallegravano il nostro paese ogni anno con bellissimi carri e maschere, un Natale senza le luminarie senza alcun abbellimento per il paese, che diventa anno dopo anno sempre più morto, grazie ad una lunga serie di mancanze da parte dell'amministrazione locale che nulla fa per far rivivere come una volta il paese.
L'assenza di iniziative tali da portare al Comune nuovi flussi di denaro, costringono a rimanere un territorio economicamente non utilizzato. Per mantenere i livelli minimi di funzionalità, si dovrà sempre ricorrere a aumentare le tasse ai cittadini per fare cassa. In questi 3 anni di Amministrazione gli abitanti di Vetralla, hanno perduto l'occasione di celebrare alcune importanti ricorrenze e feste del paese che una volta si festeggiavano.
La perdita della farmacia comunale di Tre Croci; la chiusura di tantissime attività commerciali; il centro trasfusionale; ASL che a tutt’oggi ancora non sappiamo se riuscirà a rimanere nell’attuale sede; le strade ridotte un colabrodo; scarsa segnaletica stradale orizzontale e verticale; residenze assegnate a caso “in un solo edificio tre nomi diversi di residenza assegnati”; un sottopassaggio privo di passaggio per persone con problemi motori; incroci ad altissimo rischio sia per i pedoni che per gli automobilisti; mancanza di manutenzione stradale e delle aree verdi ect ect… Se si dovesse piantare un albero in ogni buca che c’è sulle strade, Vetralla sarebbe un bosco.
In questi ultimi anni ci siamo visti solo aumentare le tasse. Una vera e propria disfatta sociale. Vorrei capire le intenzioni future di questa amministrazione che a tutt’oggi non promuove nessuna nuova iniziativa o ricerche per valorizzare il territorio.