Categorie: Politica

Vetralla, polemica tra Gennaro Giardino e il delegato allo Sport

Conoscendo la sua passione per la disciplina, forse gli scapperà un sorriso quando scriviamo che è tornato al centro del ring. Gennaro Giardino è di nuovo al centro del "ring" della politica vetrallese. Il fondatore del gruppo "Striscia Vetralla" ha preso molto a cuore il suo impegno in politica, ufficializzato circa un mese fa con la formazione della lista civica "Io Amo Vetralla", insieme a Luigi Calivà.

Sin dai primi giorni, infatti, le sue osservazioni non sono passate inosservate e ne è scaturita una polemica dai toni piuttosto alti con l'assessore all'Urbanistica Maurizio Sensi. A questa ha fatto seguito, a cavallo tra la fine del mese di luglio e l'inizio di agosto, uno scambio di idee con un altro membro della giunta comunale, il delegato allo Sport Elio Pietro Romolo Ferri. Motivo del contendere il degrado e il vandalismo in città e soprattutto la palestra comunale.

"Non è corretto – scrive su Facebook Giardino, rivolgendosi a Ferri – che l'amministrazione comunale si rifugi dietro gli atti vandalici per coprire i propri limiti. Peggio ancora è scaricare le colpe sulle Forze dell'Ordine. La verità, senza offesa,  è che questa amministrazione fa acqua da tutte le parti. Perciò non trovate scuse e capi espiatori per scaricare quello che voi stessi avete fatto per Vetralla".

Pronta la replica del delegato allo Sport: "Il mio pensiero non va frainteso: intendo semplicemente dire che le Forze dell'Ordine non servirebbero  se tutti si comportassero in modo civile". "L'interpretazione – controreplica Giardino – non sarà esatta ma sarà esatta che questa amministrazione non fa altro che scaricare le colpe sui vandali e non su una mancata manutenzione".

In particolare, il fondatore del gruppo Striscia Vetralla rimprovera a Ferri di non interessarsi, o comunque di non essere informato come la carica che occupa richiederebbe, sullo stato della palestra comunale di Vetralla. "Le ho chiesto varie informazioni – scrive Giardino – sulla vicenda, a partire da quanto sono costati i lavori di ristrutturazione e lei, delegato allo Sport, non sa darmi delle risposte.  Questo è inammissibile".

Non si è fatta attendere la risposta: "Queste non sono competenze del Delegato allo Sport, che peraltro non è nemmeno un membro consigliare". Ma Gennaro Giardino non ci sta: "Per me è inaccettabile che un delegato allo Sport non sappia dare delle risposte concrete sullo stato in cui versa la palestra e sui fondi stanziati per i lavori.  Anche se non fa parte del consiglio comunale, lei è comunque un amministratore e deve delle spiegazioni". 

Amara e al vetriolo la conclusione di Giardino: "Per dirla alla siciliana, il delegato allo Sport adotta il metodo "Niente saccio, niente vidi e se c'ero dormivo. Questa è la nostra amministrazione…". I toni della discussione si accendono: "Ripeto – contratacca Ferri – che la questione della palestra non è mai stato un ambito di mia competenza. Ci sono gli uffici tecnici a disposizione per tutto quello che si vuole sapere. Comunque, visto che Giardino  sa esattamente quanto hanno speso per la palestra, che lo dicesse". La discussione è lungi dall'essere chiusa, anche perché le posizioni sembrano inconciliabili. Sul gruppo Striscia Vetralla proseguono gli scambi di vedute sull'argomento anche in queste ore. C'è poco da fare: Gennaro Giardino non ha perso tempo. A circa un mese dalla nascita della lista civica "Io Amo Vetralla", il fondatore del gruppo Striscia Vetralla è costantemente al centro del ring dello scontro politico.

AGGIORNAMENTO: la vicenda non ha lasciato indifferente la giunta comunale, al punto che l'assessore al Bilancio Francesco Biancucci ha fornito la propria versione dei fatti: "Con il dovuto rispetto del caso voglio fornire – ha scritto su Facebook – elementi economici sulla palestra: investimento iniziale 400 mila euro, di cui 280 mila dallo stato e 120 mila messi dal Comune attraverso il credito sportivo (tasso agevolato)".

 "Ulteriori 80 mila euro per l'antisismica ( resi con devoluzione di mutuo), poi – prosegue Biancucci – un danno relativo ad atti vandalici  42 mila euro ( l'assicurazione coprirà in parte le spese). Per aprire la palestra abbiamo messo a disposizione altri altri 60 mila euro, quindi la palestra si aprirà. Spero di esservi stato utile, resto a disposizione per qualsiasi informazione".

Redazione

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