Vigili Urbani Roma, l’ex sindaco Marino: “Erano previsti 900 vigili: arrivarono 700 certificati medici”
L’inchiesta di Report sul sistema di corruzione nel corpo dei Vigili Urbani ha raccolto anche le testimonianze dell’ex sindaco Ignazio Marino
Vigili Urbani, l’ultimo scandalo della capitale. La puntata di Report dello scorso 23 novembre, dedicata all’inchiesta “Potere Capitale” sulla Polizia Municipale di Roma, ha svelato solido sistema fondato su corruzione e “alleanze” tra la categoria e la criminalità della capitale.
Gli accordi, le omissioni e le facilitazioni illegali da parte dei vertici ma anche dei vigili, vanno dall’occupazione di suolo pubblico per i ristoranti, per i set cinematografici, irregolarità edilizie, abusi sui commercianti e perfino collusioni politiche.
Dall’inchiesta sono emersi gli abusi compiuti dai vigili fiancheggiatori del clan della malavita. Questo sistema era già emerso con l’arresto del capitano Angelo Giuliani. Oggi, come dimostra l’indagine del programma di Sigfrido Ranucci, è ancora in piedi con il comandante Stefano Napoli, nominato il 30 giugno scorso dalla sindaca Virginia Raggi.
Vigili Urbani Roma, le parole di Marino
Tra le testimonianze ascoltate nella trasmissione anche quella dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, su un’altra piaga, quella dell’assenteismo. L’ex primo cittadino racconta quanto avvenuto in occasione del Capodanno 2015. “Avevamo previsto circa 900 vigili in servizio per la sicurezza a Roma e dei turisti, ma nelle ore pomeridiane e serali iniziarono ad arrivare oltre 700 certificati medici. Dissi, ma cosa sta accadendo?”. Report avanza dunque la questione: che ruolo ha avuto il corpo dei vigili negli scandali che hanno portato alle dimissioni di Marino?
Il giorno seguente all’inchiesta trasmessa su Rai Tre, scrive Ansa, la sindaca ha convocato l’attuale capitano Napoli in Campidoglio. Raggi avrebbe chiesto al comandante di effettuare una rotazione territoriale dei vigili per fare in modo che frequenti ricambi e turnazioni ostacolino l’instaurarsi di rapporti di favore e di convenienza.
Il corpo dei vigili di Roma conta 6mila unità ed è uno tra i più numerosi in Europa e anche per questo è necessario che vi siano controlli periodici sul loro operato.
Starà davvero cambiando qualcosa?