Vini tutti uguali a causa dei lieviti. Ma è vero che solo i biologici valorizzano il terroir?
La questione dei vini standardizzati rispetto ai vini biologici riguarda temi come la produzione, la sostenibilità, la qualità e i gusti personali. Non è del tutto corretto affermare che tutti i vini omologati siano uguali o che solo i vini biologici valorizzino il terroir. Ogni tipo di vino ha le sue caratteristiche uniche, che cambiano ampiamente a seconda delle pratiche di vinificazione, del terroir, delle varietà di uva utilizzate, e di molti altri fattori.
L’omologazione dei vini attraverso l’uso dei lieviti
I vini considerati “standardizzati” sono spesso prodotti in grandi quantità, con l’obiettivo di garantire una certa uniformità di gusto e qualità da un anno all’altro. Questo può comportare l’uso di tecniche di vinificazione più controllate e l’aggiunta di solfiti per preservare il vino.
Nonostante la standardizzazione, molti produttori di vini convenzionali lavorano duramente per riflettere le qualità uniche dei loro vigneti, e ci sono innumerevoli esempi di vini convenzionali di alta qualità che esprimono complessità, carattere e terroir.
I vini biologici sono prodotti seguendo principi di agricoltura biologica, che escludono l’uso di pesticidi, erbicidi e fertilizzanti chimici sintetici nei vigneti. Le pratiche di vinificazione tendono inoltre a minimizzare l’uso di additivi e solfiti.
Molti sostenitori dei vini biologici li apprezzano per la loro capacità di riflettere più fedelmente il terroir e per essere generalmente considerati più sani e sostenibili. Tuttavia, anche tra i vini biologici, ci può essere variabilità in termini di qualità e stile, come per qualsiasi altro tipo di vino.
Valutazione della qualità
La qualità di un vino, sia esso standardizzato o biologico, dipende da molti fattori, tra cui le competenze del viticoltore e del produttore, le condizioni del vigneto, e l’annata. Ci sono eccellenti vini convenzionali così come eccezionali vini biologici.
La preferenza per i vini biologici può anche riflettere una scelta etica o ambientale, oltre alla ricerca di uno stile particolare di vino.
Sia i vini standardizzati che quelli biologici possono essere grandi vini. La diversità nel mondo del vino è vasta, e spesso la scoperta personale e l’approdo a nuove esperienze, sono i migliori modi per trovare i vini che meglio si adattano ai propri gusti.
L’affermazione che il terreno rischia di non avere più alcun ruolo per il valore di un vino, sostituendolo con l’importanza dei lieviti, semplifica eccessivamente la complessità della produzione del vino e l’interazione di molti fattori che contribuiscono al suo profilo finale. Nella realtà, il valore e la qualità di un vino sono il risultato di un insieme di elementi, tra cui il terroir, le pratiche viticole e vinicole, le varietà di uva, e l’uso dei lieviti. Ogni componente ha il suo ruolo specifico, e nessuno può essere considerato in isolamento dagli altri.
Importanza del Terroir
Il concetto di terroir abbraccia non solo il suolo, ma anche il clima, la topografia, e le pratiche agricole locali. Questi elementi insieme influenzano il carattere unico delle uve e, di conseguenza, del vino prodotto. Il terroir è considerato fondamentale per la produzione di vini di alta qualità che esprimono l’identità di una specifica regione vinicola.
Ruolo dei lieviti
I lieviti sono microorganismi essenziali nel processo di fermentazione, convertendo gli zuccheri delle uve in alcol e altri composti che contribuiscono al sapore, al profumo e alla texture del vino. Mentre l’uso di lieviti selezionati può contribuire a garantire consistenza e ridurre il rischio di fermentazioni indesiderate, i lieviti indigeni (naturalmente presenti sulla buccia dell’uva o nel cantina) possono aiutare a riflettere il terroir e aggiungere complessità al vino.
Interazione tra terroir e lieviti:
La scelta tra l’uso di lieviti indigeni o selezionati è spesso influenzata dalla filosofia del produttore e dagli obiettivi specifici per il vino. Alcuni produttori preferiscono i lieviti indigeni per enfatizzare il carattere unico del loro terroir, mentre altri optano per lieviti selezionati per motivi di affidabilità e prevedibilità.
Nonostante l’importanza dei lieviti, il ruolo del terroir rimane centrale. Il suolo, il clima, e le pratiche di coltivazione continuano a influenzare profondamente la qualità delle uve e, di conseguenza, del vino.
E’ una combinazione di fattori, compreso il terroir e l’uso dei lieviti, che determina il valore e la qualità di un vino. La tendenza verso una maggiore standardizzazione in alcune pratiche vinicole non elimina l’importanza del terroir, ma piuttosto sottolinea la complessità delle scelte che i produttori devono fare per creare vini che rispecchino la loro visione e i valori del territorio di origine.
Marco Bordon
Laureato in Economia e Commercio presso l'Università degli studi di Bologna e in Marketing e Management presso l'Università degli studi di Chieti/Pescara. Sommelier AIS, Vice delegato provinciale Ais e Responsabilità comunicazione Ais provincia Frosinone. Revisore dei conti presso Pontificia Academia Cultorum Martyrum.