Categorie: Cronaca

Violenza scuole: “Denunciate i Dirigenti che non tutelano i docenti”

Violenza nelle scuole: un accorato invito alla responsabilità professionale fatto agli insegnanti: "Cominciate a denunciare i Dirigenti scolastici che, come datori di lavoro, non assicurano la sicurezza nelle scuole per prevenire le aggressioni di alunni e genitori. Portateli in Tribunale, così  forse cominceranno a svegliarsi e a denunciare alla Magistratura le violenze nelle loro scuole contro gli insegnanti invece di nasconderle, occultarle, minimizzarle e giustificarle".  Chi scrive è Libero Tassella ed era preside facente funzione tanti anni fa e lo ha fatto in una scuola del Rione Traiano a Napoli.

Sono ormai all'ordine del giorno e in tutta la geografia della Penisola i fatti di inaudite situazioni che accadono all'interno di quella che abbiamo sempre pensato fosse un ambiente protetto: la scuola. Raccontati sulla stampa nazionale e non, sono ormai all'ordine del giorno che restano nel privato. È improponibile qualsiasi "delicata" sanzione, risibile ai giovani di oggi di alcune superiori, ad alcuni genitori facinorosi e sconosciute a quegli  insegnanti che non sono neanche tali.

Urge una presa di posizione decisa e univoca e visto che la scuola ha un dirigente è a lui/lei a cui si chiede il carico dei problemi di sicurezza e di ordine. 50 mila firme sono già a testimoniare quanto sia urgente e necessario. Sono i docenti che condividono questo e chiedono al Presidente della Repubblica uno specifico sostegno. "Io, se fossi un DS,  invece di calare le braghe davanti ai cosiddetti  clienti, direi chiaramente e lo metterei nel patto formativo che ogni violenza la denuncerei all'autorità  giudiziaria e sarei sempre in contatto con la più vicina stazione dei Carabinieri. "
È Libero Tassella a indicare una serie di punti divenuti imprescindibili e urgenti a più di 100 mila insegnanti e in prima linea sui problemi fondamentali della scuola di oggi:

1) Professione Insegnante raccoglie 50.000 firme per porre il problema davanti agli occhi semichiusi delle istituzioni dello Stato.

2) I sindacati, oggi troppo impegnati a raccattare voti nelle scuole,  non riescono ad andare oltre la ritualità  di comunicati stampa.

Si fa portavoce e scrive quei punti su cui gli insegnanti chiedono ai sindacati di intervenire con azioni ben più incisive: 
a) La costituzione dei sindacati come parte civile nei processi.
b) La tutela legale alle vittime.
c) La proposta di provvedimenti legislativi per prevenire e reprimere il fenomeno.                                                                                                                d) L'organizzazione unitaria di una grande  manifestazione a Roma contro la violenza contro gli insegnanti.

Redazione

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