Roma, emblema della resilienza durante e dopo la crisi pandemica. “L’evento che si apre oggi”, il Global health summit a Villa Pamphilij a Roma, “seppur in modalità virtuale, fa di Roma il centro di una nuova condivisione delle politiche mondiali in tema di salute pubblica e sicurezza sanitaria.
Un appuntamento che porterà alla ‘Dichiarazione di Roma’, un prezioso documento che sancirà principi, valori e – auspicabilmente – metodologie e piani d’azione sui quali fondare e costruire una più efficace risposta alle crisi pandemiche, come quella che stiamo vivendo tragicamente da inizio 2020″.
Lo scrive in una lettera al messaggero la sindaca di Roma Virginia Raggi. Che così si espriem in merito al vertice mondiale, co-organizzato dall’Italia durante l’anno di presidenza del G20 insieme alla Commissione Europea. Esso avrà al centro la sfida sanitaria posta dalla pandemia di coronavirus con l’intento di tracciare una linea comune sulle politiche sanitarie a livello globale.
“Siamo di fronte ad uno spartiacque. Dopo lunghi mesi di sofferenza si intravede la luce in fondo al tunnel. Siamo stati tutti in trincea. L’Italia è stato il primo Paese occidentale colpito dal coronavirus. Il primo in Europa a fare i conti con questo nemico invisibile e a doversi attrezzare e individuare contromisure e soluzioni.
L’Italia, Roma, le nostre città, sono state tristemente pioniere, sia nel subire la forza d’urto del virus sia nel reagire e affrontare questa crisi sanitaria”, continua la prima cittadina di Roma.
“Abbiamo dimostrato grande resilienza. Roma e l’Italia – spiega la sindaca – sono esempio virtuoso della capacità di trasformare in punti di forza un’emergenza.
È il contributo che diamo al percorso che porterà i leader mondiali, i responsabili delle organizzazioni internazionali e i rappresentanti degli organismi sanitari a convergere su una rinnovata cooperazione multilaterale, al fine di individuare strumenti per prevenire e contrastare future crisi sanitarie. Partendo dall’esperienza che abbiamo vissuto e prevedendo politiche e strategie da declinare in interventi specifici adatti ai diversi contesti geografici e culturali”.
“Il Covid uccide due volte. Oltre all’emergenza sanitaria c’è quella legata alla crisi drammatica del lavoro“, ha continuato la sindaca. Raggi poi ha ricordato alcune delle azioni messe in campo a livello locale a sostegno delle piccole e medie imprese.
Infine ha sottolineato: “Quel modello Roma è stato poi ripreso in tutta Italia”. “Abbiamo dimostrato grande resilienza Roma e dell’Italia sono esempio della capacità di trasformare in punti di forza un emergenza”. La sindaca ha quindi ribadito che un percorso per il rilancio della Capitale e del Paese, post pandemia, prevede “impegni e responsabilità da assumere a tutti i livelli istituzionali per il futuro dei nostri figli.
Per questo siamo orgogliosi e onorati che un evento mondiale e di straordinaria rilevanza, come il Global health Summit, abbia come sede proprio Roma e l’Italia”.
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