Altra sconfitta, altro pesante passivo per la Virtus Roma: a Varese finisce 99-69 per i biancorossi. Dopo il -24 con Brindisi dell'esordio casalingo e il -36 di un mese fa a Sassari, arriva dunque un altra sonora batosta per la squadra capitolina.
Una statistica, questa, che deve assolutamente far riflettere: il pur positivo inizio di campionato (5 vittorie e 6 sconfitte) non può infatti far passare inosservata questa tendenza. Quando la partita inizia a farsi in salita, la Virtus scompare e lascia che l'avversario cammini sulle sue macerie. Un atteggiamento del tutto inaccettabile, che il club potrebbe tentare di correggere con un intervento sul mercato: il roster a disposizione di coach Bucchi è infatti troppo corto per pensare di poter affrontare una stagione tranquilla. Alle spalle del quintetto titolare, c'è un vuoto che i soli Baldasso e Pini non possono riempire: Rullo non è ancora riuscito ad entrare stabilmente nelle rotazioni, mentre Farley e Moore occupano i rispettivi slot da stranieri senza portare alcun contributo.
Tuttavia, la filosofia societaria sembra improntata all'attesa: finchè la squadra riuscirà a rimanere in linea di galleggiamento, non ci sarà fretta di intervenire.
IL TABELLINO
Openjobmetis Varese – Virtus Roma (34-19, 58-39; 79-54, 99-69)
Openjobmetis Varese: Ferrero 12, Jakovycs 18, Peak 22, Simmons 8, Tambone 7, Clark 11, Mayo 12, Vene 9, Natali, De vita, Gandini, Seck.
Virtus Roma: Buford 15, Moore 2, Jefferson 15, Dyson 12, Alibegovic 11, Farley ne, Cusenza ne, Pini 1, Baldasso 3, Rullo 3, Kyzlink 7, Spinosa ne.
LA PARTITA
Varese comincia subito forte, con una stoppata di Simmons che lancia la schiacciata in contropiede di Peak già nei primi secondi di gioco.
Roma risponde presente, e tra le due squadre parte un vero e proprio festival di triple, con un Jerome Dyson particolarmente ispirato.
I padroni di casa sono però più abituati a questi ritmi, e sulla tripla del 25-17 da parte di Jakovics, coach Bucchi è costretto a chiamare timeout. L'attacco varesino è inarrestabile e, con la tripla di Tambone, il primo quarto si chiude sul 34-19.
Il secondo quarto prosegue sugli stessi binari: Varese segna di tutto (10/13 da tre), e Roma non riesce a starle dietro.
A metà periodo, Bucchi ha già chiamato entrambi i timeout a disposizione e ci sono 20 punti abbondanti di distacco tra le due squadre.
La Virtus prova a riavvicinarsi con un parziale di 9-0 sfruttando qualche errore al tiro degli avversari; la difesa romana però è inconsistente e Varese riprende a segnare.
Si va all'intervallo sul punteggio di 58-39.
Al rientro sul parquet la musica non cambia, Varese gioca bene e fa girare il pallone, Roma rincorre affannosamente. Le percentuali dall'arco dei biancorossi si sporcano inevitabilmente, ma rimangono comunque sempre al di sopra del 50%. Per la Virtus arriva anche il quarto fallo di Dyson, al quale viene comminato un tecnico.
Il terzo quarto si chiude sul 79-54.
Gli ultimi 10' sono una pura formalità, con Varese che tocca anche il +30.
Suona la sirena: Varese 89 – 69 Virtus Roma.
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