Virtus Roma dominata da Venezia nella probabile ultima dell’era Toti
La Virtus Roma cade in casa contro Venezia, troppo più forti gli ospiti. Probabile ultima partita per Toti da presedente, vicina la cessione
Nuovo stop per Roma, ma c’è l’accordo con gli americani
Dopo la sorprendente vittoria a Brescia, arriva un’altra sconfitta per la Virtus Roma, regolata tra le mura amiche da Venezia per 71-89.Gli uomini di Bucchi, stavolta privi anche di Gerald Robinson (oltre al lungodegente Evans), sono rimasti in partita per tre quarti di gara, anche se la Reyer ha sempre dato l’impressione di essere in pieno controllo della partita.
Gli ospiti sono approdati in doppia cifra di vantaggio già nel primo quarto, per poi amministrare lo scarto per tutto il corso della gara, nonostante un ottimo Campogrande.Quella con i lagunari potrebbe inoltre essere l’ultima partita della ventennale era Toti per la Virtus. L’accordo con gli imprenditori americani visti al Palazzo nella gara con Pesaro, infatti, sarebbe stato raggiunto nel fine settimana, e aspetterebbe di essere messo nero su bianco proprio nella giornata di lunedì.
Si profila dunque una settimana fondamentale per il futuro del club capitolino, che spera ora di aprire una nuova (e più ambiziosa) fase della propria storia.
TABELLINOVirtus Roma – Umana Reyer Venezia 71-89 (15-28; 43-52; 53-66)
Virtus Roma: Hadzic, Biordi 1, Beane 3, Campogrande 18, Baldasso 16, Cervi 4, Hunt 14, Robinson ne, Farley, Nizza ne, Wilson 15. All. Bucchi.
Umana Reyer Venezia: Casarin, Stone, Bramos 17, Tonut 15, Daye 10, Denicolao 4, Vidmar 10, Chappel 9, D’Eercole 2, Cerella 3, Possamai, Fotu 19. All. De Raffaele.
La Virtus Roma sarà in trasferta a Varese nell’ottava giornata di campionato domenica 15 novembre alle ore 18:00.
Le parole di coach Piero Bucchi: «Per 35’ abbiamo fatto un grande sforzo tenendo testa a una squadra come Venezia, ma con una settimana difficile alle spalle di più non si poteva fare e alla fine siamo andati in difficoltà commettendo errori, sentendo la fatica. Ringrazio i ragazzi della panchina che stanno lavorando sodo, nonostante alcuni non siano ancora pronti per questo livello».
*Articolo a cura di Paolo Nazzaro.