Un diciottenne di origine bosniache, domiciliato presso una comunità di Viterbo, è stato arrestato dagli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Viterbo.
Il giovane, che aveva in atto un provvedimento cautelare del tribunale per i minorenni di Roma che lo obbligava a permanere presso la struttura, era stato protagonista di diversi comportamenti vessatori e provocatori nei confronti degli altri ospiti nonché di numerose dinamiche negative. Addirittura una notte saliva sul cornicione del 4° piano del palazzo, rifiutandosi di scendere se non in presenza del responsabile della comunità.
Per tali motivi, alla luce delle numerose segnalazioni pervenute, il Magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale dei Minorenni di Roma ha sospeso l’affidamento in prova disponendo il trasferimento del ragazzo presso un istituto di pena minorile.
Il giovane, nonostante la giovanissima età, annovera numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, come rapina e furto nonché resistenza a Pubblico Ufficiale. Singolare l’episodio avvenuto a Roma, durante un controllo quando, fermato a bordo di un ciclomotore di provenienza furtiva, veniva trovato in possesso di cappellini con parrucca e con indosso due paia di pantaloni, stratagemmi adottati per non farsi riconoscere dopo l’eventuale commissione di reati.
Il giovane è stato condotto dai poliziotti in Questura e, dopo le formalità di rito, associato presso il carcere minorile di Roma.
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