Viterbo, arrestati tre 19enni per l’incendio in via Garbini
Gli indizi raccolti dalla Squadra Mobile inchioderebbero 3 giovani incensurati, divenuti piromani per una notte
Sono tre ragazzi di 19 anni i responsabili dell'incendio scoppiato sabato scorso in via Garbini, al negozio "Il genio dell'usato". Una bravata bella e buona, da parte di giovani incensurati, "provenienti da famiglie normali". A pronunciare queste parole è stato il pm Massimiliano SIddi nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso gli uffici della Squadra Mobile di Viterbo.
Gli agenti coordinati da Fabio Zampaglione hanno tratto in arresto i tre ragazzi: due di loro sono stati fermati intorno alle 18 di ieri, un altro nella notte. Grazie al minuzioso lavoro dei poliziotti è stato possibile all'identità degli autori di questo incomprensibile gesto. Le telecamere di sorveglianza avevano consentito di visionare tre persone mentre appiccavano il fuoco. Dopo aver raccolto alcuni elementi utili a tracciare il profilo degli autori del rogo è stato Facebook a risultare decisivo per l'identificazione dei giovani. Gli uomini della Mobile hanno infatti notato sul profilo di uno dei tre un tatuaggio praticamente identico a quello catturato dalle telecamere di sorveglianza lo scorso sabato.
A inchiodare definitivamente gli autori della bravata è stato inoltre il ritrovamento degli oggetti rubati al negozio e dei vestiti indossati la sera dell'incendio durante le perquisizioni domiciliari. Alla luce di questi gravi indizi di colpevolezza, il pubblico ministero Massimiliano Siddi ha autorizzato l'arresto dei 19enni, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Attualmente i ragazzi si trovano in stato di fermo, in attesa della convalida dell'arresto da parte del gip, che potrebbe avvenire anche nel corso della mattinata odierna.
Si tratta di una vicenda spiacevole, che pone molte interrogativi: risulta difficile comprendere i motivi per i quali tre ragazzi all'apparenza tranquilli abbiano deciso di trasformarsi per una sera in irresponsabili piromani, rischiando di provocare quella che secondo il capo della Mobile, Fabio Zampaglione, poteva essere "una disgrazia, qualora le fiamme avessero raggiunto le abitazioni soprastanti’’. Solo il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato conseguenze peggiori.