Viterbo, arsenico nell’acqua: vietato il consumo

In considerazione della gravità della situazione, il Comune ha invitato Talete, che gestisce il servizio idrico, a intervenire con urgenza

Rubinetto acqua

Il Comune di Viterbo ha emesso ieri, giovedì 5 settembre, un’ordinanza che dichiara la non potabilità dell’acqua nelle aree servite dall’acquedotto del monte Jugo. Questa decisione è stata presa a seguito dei risultati ottenuti dalle analisi condotte dall’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, su un campione d’acqua prelevato dalla fontana pubblica situata in piazza Re Gustavo. Gli esami di laboratorio hanno evidenziato una concentrazione di arsenico superiore ai limiti consentiti dalla normativa vigente, imponendo così l’adozione di misure precauzionali a tutela della salute pubblica.

Divieto di consumo dell’acqua

Nel documento ufficiale, il Comune specifica che l’uso dell’acqua deve essere limitato a finalità strettamente tecnologiche, come ad esempio impianti industriali o meccanici, e per scopi legati all’igiene domestica. Questo significa che l’acqua non può essere utilizzata per il consumo umano diretto, come bere o cucinare, fino a quando non sarà ripristinata la qualità idrica conforme agli standard di sicurezza.

Le zone interessate all’ordinanza

Le zone del Comune di Viterbo interessate da questa ordinanza comprendono diverse aree del territorio comunale, tra cui Poggino, Riello, Tuscanese, Bagni, Pilastro, Strada Freddano, strada Teverina, strada Santissimo Salvatore, la zona artigiana di strada Teverina e strada Pozzo Ranieri. Anche il centro storico è coinvolto, in particolare le aree di Pianoscarano, Paradosso, via Valle Cupa, via San Pellegrino, via Cardinal La Fontaine, via Chigi, via Orologio Vecchio, via Mazzini, viale Raniero Capocci e via della Caserma. Infine, interi quartieri residenziali come Pilastro, Ellera e Villanova rientrano nelle zone in cui l’acqua non è attualmente potabile.

In considerazione della gravità della situazione, il Comune ha formalmente invitato Talete, la società che gestisce il servizio idrico nella zona, a intervenire con urgenza per risolvere il problema nel più breve tempo possibile. L’obiettivo è ristabilire la normale erogazione di acqua potabile e garantire la sicurezza dei cittadini.