Era caduto nel pozzo ma dopo il difficile salvataggio nulla faceva presagire un simile epilogo. La vicenda, che sembrava spaventosa ma non fatale era accaduta il 4 maggio scorso, a Sant’Angelo, in provincia di Viterbo, quando un uomo era precipitato nel pozzo di casa sua. Erano stati momenti di panico per lui, che era rimasto aggrappato ai tubi che l’avevano sorretto fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco. La persona aveva retto con tenacia cercando di ingerire meno acqua possibile, mentre i pompieri correvano verso la sua abitazione per tirarlo su. La vittima era poi stata affidata alle cure mediche. Sul posto presenti anche un’ambulanza e le forze dell’ordine.
I pompieri avevano utilizzato le tecniche spelo-alpino-fluviali (SAF) per poter recuperare la vittima. Sembrava che la vicenda si fosse quindi conclusa nel migliore dei modi.
Purtroppo invece, in queste settimane l’uomo ha iniziato a non sentirsi bene e sembra che sia deceduto per via di un’infezione causata dalle acque ingerite nel pozzo. Seguirà un’autopsia per capire quali sono le cause che hanno condotto l’infezione fino al decesso e che tipo di liquidi abbia ingerito. Anche per analizzare eventuali acque pericolose nella zona in cui la vittima viveva.
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