Settant’anni ben portati per la Fita (Federazione italiana del teatro amatoriale) che quest’anno celebra a Viterbo la 22^ edizione del Premio Città di Viterbo, tradizionale kermesse autunnale con la prosa. Cinque appuntamenti in programma tra il 30 settembre e il 5 novembre in due location: teatro Unione e Auditorium dell’Università della Tuscia. “Un programma di assoluta qualità – presidente provinciale Bruno Mencarelli – visto che si è arrivati alla scelta degli spettacoli selezionando le migliori rappresentazioni della scorsa stagione. Si tratta di compagnie che hanno vinto diversi premi in appuntamenti organizzati dalla Fita in tutta Italia”.
Alla XXII edizione del Premio Città di Viterbo, è associato quest’anno il Memorial Giorgio Mencaroni, attore e protagonista per molto tempo della prosa cittadina. Si comincia sabato 30 settembre (ore 21, Teatro Unione) con la Compagnia Gli amici del teatro di Valmontone che presenta “(ahi sune) Il malato immaginario” di Molière; domenica 22 ottobre (ore 18, Auditorium Unitus) la Compagnia La Calandra di Tuglie (Lecce) con “Amleto vs. Romeo” di Fabiano Marti, libero adattamento da testi di Shakespeare; domenica 29 ottobre (ore 18, Auditorium Unitus) la Compagnia Estragone di San Vito al Tagliamento (Pordenone) presenta invece “Virginia va alla guerra” di Norina Benedetti, che ne è anche la protagonista; infine, sabato 4 novembre (ore 21, Teatro Unione) la Compagnia Saro Costantino di Rometta (Messina) conclude con “La giara” di Luigi Pirandello.
Il quinto spettacolo che completa il tabellone è in programma domenica 15 ottobre (ore 18, Auditorium Unitus), ma ancora non si conosce il gruppo che salirà sul palcoscenico: si tratta infatti dello spettacolo vincitore del Premio Fitalia 2017, che sarà proclamato durante la festa del teatro Fita in programma quest’anno a Ostia (24 settembre – 1 ottobre).
“Sono felice nel far partecipe tutti del successo ottenuto dalla compagnia ‘Gli Amici del Teatro’ che sono stati selezionati a inaugurare il festival nazionale del teatro Fita città di Viterbo e che il 30 settembre si esibiranno in uno dei palcoscenici più importanti d’Italia – commenta l’Assessore alla cultura di Valmontone Maria Grazia Angelucci – Sapere che una commedia, interamente recitata in valmontonese, stia riscuotendo così tanti consensi, mi rende fiera e mi convince sempre più, della necessità di collaborare con le migliori energie della nostra comunità. Perdonatemi il paradosso, ma vedere con quale professionalità una compagnia amatoriale si prodiga per affermare una forma di cultura così antica e così nobile, mi rende fiera ed entusiasta. Ringraziando il presidente Roberto Pilozzi ed il curatore dei testi Giannotto, sono certa di rappresentare il sentimento dell’intera città e mi auguro che al più presto Valmontone possa riaprire il suo teatro e ospitare le nuove proposte che di certo sono in cantiere e, come si direbbe in dialetto, Ahi sune”.
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