L'aeroporto militare di Viterbo, sede del Comando dell'Aviazione dell'Esercito, ha ospitato l'incontro tra il Ministro Roberta Pinotti e oltre 500 studenti delle scuole superiori della citta'. Il dibattito e' stato animato dalla giornalista Rai Francesca Fialdini e dalle numerose domande degli studenti che, con grande interesse e partecipazione, hanno formulato al ministro stimolanti e pertinenti quesiti sui principali temi relativi alla Difesa.
Ad un pubblico giovane e curioso il ministro ha illustrato gli attuali impegni delle Forze armate italiane, l'importanza della formazione e dell'addestramento, l'opera costante di prevenzione e sicurezza svolta dai militari italiani per contrastare l'avanzata del terrorismo e il ruolo delle donne nel mondo militare e in politica. Le nostre forze armate – ha spiegato il Ministro – operano quotidianamente per la pace e la sicurezza in Italia e all'estero.
Nell'ambito della coalizione internazionale anti-Daesh, l'Italia fornisce il secondo contingente piu' numeroso aggiungendo poi che "grazie al lavoro costante dei militari, con le forze di polizia, stiamo facendo un valido lavoro di controllo e prevenzione". "Capita spesso – ha detto il Ministro – che nelle discussioni ci si chieda oggi a cosa servano le Forze armate e la Difesa. Io rispondo che, purtroppo, e dico purtroppo, la Difesa serve perche' sarebbe bellissimo vivere in un mondo in cui non c'e' bisogno di difendersi, perche' vorrebbe dire che nessuno vuole aggredire".
"Il lavoro che svolgono le Forze armate – ha continuato la Senatrice Pinotti – e' un lavoro di protezione che spesso si conosce poco e si conoscono poco anche le esigenze finanziarie e le risorse che sono necessarie per tenere in piedi questa organizzazione vitale per il Paese". "Io mi occupo da quattordici anni di Difesa e ritengo che sia fondamentale, per chi si occupa di politica, capire a fondo questo mondo – ha sottolineato il Ministro. Anche io sono entrata in questo ambiente con qualche pregiudizio ma poi ho conosciuto una realta' diversa da come veniva raccontata, che mi ha stupito positivamente e ho deciso di rimanerci".
"Nell'addestramento dei nostri militari – ha detto il Ministro – ci sono dei valori che sono davvero quelli di cui oggi abbiamo bisogno e la formazione militare e' svolta a 360 gradi perche' quando le nostre Forze armate operano nelle aree di crisi non si limitano alla gestione della forza che, pur essendo un elemento essenziale in alcune situazioni, non e' l'elemento principale dell'intervento. È necessario, infatti, anche essere in grado di dialogare e mediare con le popolazioni e le autorita' locali nei territori in cui e' necessario ripristinare stabilita' e cornice di sicurezza". "Ritengo che sia molto importante la diffusione della cultura della Difesa tra i giovani , poiche' lo trovo un mezzo fondamentale per far sviluppare nelle future generazioni un maggiore senso civico e una maggiore consapevolezza dei propri doveri", ha concluso il Ministro.
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