Categorie: Cultura

Viterbo in attesa del riconoscimento Unesco

E’ atteso a Baku, in Azerbaijan, durante i lavori del Comitato Intergovernativo UNESCO che si riunirà dal 2 all’8 dicembre prossimo, l’auspicato inserimento nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità delle feste della Rete delle grandi Macchine a spalla italiane che include la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Varia di Palmi, i Gigli di Nola e i Candelieri di Sassari.

Il progetto fu avviato nel 2005 da Patrizia Nardi, coordinatrice della Rete e responsabile del progetto di candidatura, nella forma dell’interscambio culturale tra le comunità e fu successivamente recepito dalle istituzioni con il Protocollo di Nola. Dopo diversi anni di condivisione di “buone pratiche” di salvaguardia messe in atto dalle comunità delle feste in sinergia con le amministrazioni comunali che hanno sostenuto molto attivamente il progetto, con i soggetti ministeriali competenti (Mibac, Mnistero degli Esteri e Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, con l’ICCD-istituto centrale per il Catalogo e la Documentazione), con le Soprintendenze ai Beni Storici, artistici ed etnoantropologici regionali e con l’UNPLI-Ong accreditata all’UNESCO, dal 2010 il percorso definisce la sua “Prospettiva UNESCO” che porta nel giro di poco tempo alla proposta di candidatura delle feste della Rete come espressione simbolica e viva della cultura della tradizione mediterranea, sulla base della congruenza delle azioni realizzate con il dettato della Convenzione UNESCO 2003 per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale.

La proposta di candidatura della Rete fu validata nel 2011 dall’Ufficio Patrimonio UNESCO del Mibac, che istruì la pratica, competendo con 11 “concorrenti” molto qualificati. Nel 2012 fu quindi indicata dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO alla selezione degli organi internazionali unescani come unica candidatura italiana per il 2013 e prima candidatura tematica del patrimonio intangibile presentata da uno stesso Stato parte. La proposta italiana si pone e concorre oggi come “modello” per le future candidature UNESCO del Patrimonio culturale immateriale. La prossima settimana, una rappresentanza della comunità della Rete parteciperà insieme alla coordinatrice e alla delegazione ufficiale del Ministero degli Esteri ai lavori dell’Ottava Commissione Intergovernativa UNESCO, durante i quali è atteso il riconoscimento. Da Viterbo parteciperanno – insieme alle delegazioni delle comunità di Palmi, Nola e Sassari – il sindaco Leonardo Michelini e l’assessore alla Cultura Giacomo Barelli, il presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini e altri due rappresentanti del Sodalizio.

Redazione

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