Viterbo, l’appello dei sindaci: “Non ci sono soldi per monitorare ponti”
“E quando vediamo che qualcosa non va, facciamo finta di nulla, pregando che non succeda niente…”, le scioccanti parole dei sindaci del Viterbese riuniti ieri in un incontro d’emergenza voluto dal Prefetto
Sono molte le situazioni critiche per i ponti e le strade del Viterbese. Eppure non esistono i soldi per interventi di manutenzione e neppure per un'opera concreta di monitoraggio.
Questo è quanto è emerso ieri a margine della riunione a cui hanno preso parte i rappresentanti della Regione Lazio, della Provincia, i Sindaci della Provincia di Viterbo, l’Anas, l’Astral e i Vigili del Fuoco, al fine di effettuare un monitoraggio dello stato di conservazione e manutenzione delle opere infrastrutturali che insistono sulla Provincia di Viterbo, convocata dal prefetto Giovanni Bruno.
"La verità – è stato appurato dai sindaci – è che non ci sono soldi nemmeno per i monitoraggi. E quando vediamo che qualcosa non va, facciamo finta di nulla, pregando che non succeda niente. O dovremmo chiudere le strade…"
Fra gli esempi citati in sede di riunione basti ricordare il ponte dell'Abbadia (a Vulci), il ponte di Lubriano, il ponte di Blera, tratti della Braccianense-Claudia (dove sono già in corso comunque alcune verifiche), il ponte delle Murelle a Montalto e il celebre ponte di Civita di Bagnoreggio.
Anche l'Anas – a cui spettano 111 chilometri di strade e 109 opere d'arte sul territorio – ha parlato di "deterioramento del calcestruzzo per l'età e il dilavamento".
Ma c'è anche chi non la pensa esattamente allo stesso modo. In controtendenza, infatti, vanno le analisi di Autostrade e Astral (che gestisce 100 km di Cassia e 40 km di via Castrense), secondo cui "la situazione delle strutture è buona, non necessitando di manutenzione".
Il Prefetto chiederà dunque ora al Ministro il rinvio al 30 settembre per l'invio dei risultati delle verifiche, fissando al prima possibile una nuova riunione dei sindaci.