Tutto ciò si è verificato nei giorni scorsi quando, nell’ambito dei servizi di controllo intensificati dalla Polizia di Stato per prevenire le attività illecite nel capoluogo, gli uomini della Squadra Volante intervenivano in una via del centro storico ove erano stati segnalati alcuni cittadini stranieri in stato di ebbrezza. Sul posto gli uomini della Squadra Volante procedevano ai dovuti controlli, dai quali emergeva che uno degli stranieri era sprovvisto di documenti. Lo stesso dichiarava un’identità che faceva immediatamente insospettire i poliziotti, tanto che lo conducevano in ufficio per gli accertamenti. I dubbi del personale della Polizia di Stato erano effettivamente fondati. Dalle verifiche effettuate attraverso le banche dati, infatti, l’uomo, di 23 anni, originario di Santo Domingo, risultava essere colpito da provvedimento di espulsione emesso dalla Questura di Terni. Lo straniero, veniva quindi denunciato per sostituzione di persona e, su proposta del Questore, espulso con Provvedimento del Prefetto dal territorio nazionale.
Sempre gli uomini della Squadra Volante hanno poi denunciato una donna colombiana, di 45 anni, per oltraggio, violnza e resistenza a Pubblico Ufficiale. I poliziotti erano intervenuti su segnalazione da parte di perosnale del Cotral di persone sprovviste di titoli di viaggio. Neui presi del Capolinea vniva sotoposta a controllo una donne che immediatamente cominciava ad inveire nei loro confronti. Gli uomini della Volante decidevano di condurre la donna in Questura ma all’atto di salire in macchina la straniera continuava ad opporre resistenza colpendo anche i poliziotti per cercare di fugggire. In Questura la donna continuava nel suo atteggiamento oltraggioso insultando ed ingiuriando gli uomini della Squadra Volante con parole irripetibili. La stessa, che aveva a carico numerosi precedenti, veniva quindi denunciata.
Sempre a Viterbo, venivano identificati due uomini di 52 e 33 anni, rispettivamente originari di Benevento e Subiaco (RM) ed una donna cilena di 37 anni che con un libretto postale intestato ad una anziana signora ed una delega pretendevano di prelevare denaro. In particolare uno di loro sosteneva di essere venuto da Roma con l’autorizzazione della donna a ritirare 500 euro. I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico, insospettitisi immediatamente, mettevano in atto una serie di attività d’indagine approfondendo i rapporti tra i soggetti coinvolti nella vicenda. Da ciò risultava che l’intestataria del libretto era irreperibile. Ma i poliziotti non si davano per vinti riuscendo a rintracciare il figlio della stessa che riferiva che la madre, soffrendo di malattie croniche da tempo veniva ricoverata in diverse strutture sanitarie, comprese quelle ubicate nella Capitale. Aggiungeva, poi, che la stessa gli aveva confessato di aver smarrito i documenti compreso il libretto postale e di non aver ancora potuto denunciare l’accaduto.
I tre soggetti venivano quindi condotti in Questura dove, raccolte tutte le risultanze investigative, gli uomini della Squadra Volante li denunciavano per tentata truffa aggravata. Inoltre , con provvedimento del Questore venivano immediatamente rimpatriati al luogo di residenza, con Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno a Viterbo per anni tre. Proseguono i servizi di controllo del territorio, a Viterbo e provincia, in alcuni casi effettuati con il concorso dei Reparti Speciali della Polizia di Stato, finalizzati alla prevenzione di ogni tipo di reato, con particolare riguardo a quelli contro il patrimonio.
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