Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Viterbo, coadiuvati dal Raggruppamento Aeromobili di Pratica di Mare, dalle unità cinofile e da militari dell’8° Reggimento “Lazio”, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia Cautelare – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma – che dispone l’arresto di 13 persone, tutte indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis del c.p.). Numerose le perquisizione tuttora in corso. L’operazione odierna è l’esito di un’articolata attività investigativa che ha delineato l’esistenza di un’organizzazione dai connotati mafiosi, dedita principalmente ad imporre il proprio controllo su attività economiche, quali negozi per la vendita di preziosi usati (c.d. “compro oro”), locali notturni, ditte di trasloco ed altre attività delittuose come i recupero crediti, nella Provincia di Viterbo. Le indagini hanno consentito agli investigatori di ricostruire i tasselli di un mosaico che ha portato alla luce un pericoloso panorama criminale. Il sodalizio – con solidi collegamenti con ambienti ‘ndranghetisti – si era imposto a Viterbo e Provincia, attraverso una serie di aggressioni e gravi atti intimidatori, esercitando un’azione di controllo del territorio. Particolarmente gravi gli episodi che hanno visto incendiare l’auto a Carabinieri.
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