Viterbo, sequestrato mezzo quintale di droga a Tarquinia

Il  10 ottobre scorso gli uomini della Polizia di Stato del  Commissariato di P.S. di Tarquinia nel corso di specifici servizi tendenti a contrastare il fenomeno dei reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti procedeva a controllare un tarquiniese, di 44 anni, individuato  insieme ad altri soggetti locali dediti al consumo e alla vendita di stupefacenti. In particolare l’attività info-investigativa consentiva di apprendere che l’uomo, nella mattina del 10 ottobre si sarebbe recato fuori Tarquinia per procurarsi lo stupefacente da destinare poi al mercato locale.

Il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato effettuava una vigilanza dinamica per rintracciare l’indagato, che veniva effettivamente visto nella tarda mattinata rientrare nella sua abitazione a bordo di una vettura grigio chiaro e veniva fermato davanti al cancello della sua abitazione. Durante il controllo,  lo stesso veniva trovato in possesso di una tavoletta di hashish del peso di grammi 51,5, di 3 grammi di marijuana e di 0.4 grammi di eroina

Le verifiche venivano estese alla sua abitazione, costituita da 3 strutture prefabbricate e 2 roulotte. Durante la perquisizione, che dava esito positivo, si aveva modo di verificare che una  struttura presente nel luogo, stabile di dimora dell’uomo, era adibita a laboratorio per la lavorazione di marijuana, mentre una roulotte era dedicata all’attività di essiccazione dello stupefacente con lampada a incandescenza di elevata potenza e stufa elettrica per riscaldare il piccolo ambiente, aeratore per il ricircolo dell’aria e con le pareti rivestite da teli riflettenti color argento, al cui interno erano in corso di essiccazione diversi rami di marijuana appesi ad un filo con supporti in legno, nonché un termometro ambientale. 

Venivano rinvenuti chilogrammi 9,00 circa lordi di marijuana già essiccata. Nel terreno circostante veniva rinvenuta una piantagione di marijuana composta da 15 piante alte circa 3 metri,piene di infiorescenze,  per un peso complessivo di 38 chili lordi. Due di tali piante erano protette all’interno di una serra con un telo plastificato bianco sorretto da una struttura di ferro zincato.

Nel corso della perquisizione il personale operante veniva aggredito dapprima verbalmente dall’uomo che poi passava alle vie di fatto, tanto che per contenerlo era necessario richiedere l’ausilio di altro personale. Proprio lo stato di agitazione del soggetto faceva insorgere negli operanti il sospetto che potesse occultare altro nelle pertinenze della sua abitazione, sita in aperta campagna, inducendo gli agenti ad estendere il controllo nell’appezzamento di terreno coltivato,  dove veniva rinvenuta la fiorente piantagione di marijuana.

Sul posto interveniva personale del gabinetto provinciale di polizia scientifica di Viterbo che documentava,  tramite foto e video,  l’attività illecita di coltivazione, essiccazione e lavorazione di marijuana, attraverso tutte le sue fasi, posta in essere dal malfattore. In totale le piante sequestrate e tagliate a cura degli operanti e tutta la droga trovata in possesso del soggetto ammonta a circa 50 chilogrammi lordi di marijuana, costituita da piante verdi con infiorescenze, piante tagliate ed in fase di essiccazione, piante già completamente essiccate, pronte per essere compattate nei panetti, 9 panetti per un peso di grammi 100/150 ciascuno, già compattati e confezionati con cellophane, pronti per la vendita, posti sul tavolo della lavorazione, nel prefabbricato all’uopo attrezzato. L’operazione veniva coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia.

L’uomo  veniva tratto in arresto per coltivazione illegale di stupefacente, resistenza a P.U. e associato al carcere nuovo Complesso di Civitavecchia, poi a seguito di convalida dell’arresto veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.