Viterbo, siccità e dispersione idrica: oltre il 40% di acqua non arriva alle case
Le cause di queste dispersioni sono varie: rotture nelle condotte, impianti obsoleti, errori di misurazione dei contatori e allacci abusivi
Che la siccità stia riducendo il livello delle falde acquifere è una situazione evidente a tutti. Oltre a questo, l’uso improprio che alcuni ne fanno e gli sprechi, contribuiscono a esaurire risorse sempre più scarse. Tuttavia, un problema rilevante è rappresentato anche dalle perdite: in Italia, ogni 100 litri di acqua immessa nella rete per usi civili, arrivano agli utenti poco meno di 58. I restanti 42 litri, pari a un totale di 3,4 miliardi di metri cubi, si perdono lungo una rete idrica spesso datata e in cattivo stato.
Viterbo, la dispersione idrica supera il 40%
Anche Viterbo non è immune, sebbene mostri una situazione leggermente migliore rispetto alla media nazionale. Un’analisi della Cgia di Mestre rivela che nel capoluogo della Tuscia vengono immessi ogni giorno 399 litri di acqua pro capite, ma 162 di questi si disperdono, pari al 40,6%, posizionando la città al 47° posto.
Nel resto del Lazio, Roma si distingue con il 27,9% di perdite, in 71° posizione, mentre Latina, con il 67,7%, è quarta a livello nazionale. Frosinone è al 20° posto con il 55,1% di perdite e Rieti al 32° con il 46,9%.
Rotture, errori e allacci abusivi alla base delle dispersioni
Le cause di queste dispersioni sono varie: rotture nelle condotte, impianti obsoleti, errori di misurazione dei contatori e allacci abusivi.
Primi segnali arrivano dalle istituzioni, recentemente, Mauro Rotelli, deputato di FdI e presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, ha annunciato che oltre 18,7 milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture saranno destinati a un progetto per ridurre le perdite nelle reti di distribuzione, digitalizzarle e monitorarle, installare contatori smart e effettuare manutenzione straordinaria per la Talete spa, gestore unico dell’Ato 1 Viterbo Nord.
Questi fondi del Pnrr mirano a risolvere il problema della dispersione idrica in tutta Italia, inclusa la provincia di Viterbo. Talete ha già avviato una campagna di ricerca delle perdite idriche e ha iniziato a sostituire oltre 13 chilometri di condotte obsolete in vari comuni, supportata da finanziamenti regionali. Recentemente, la Prefettura ha convocato i 9 comuni più a rischio della Tuscia per affrontare l’emergenza idrica causata da siccità, guasti e consumi aumentati per il gran caldo.
L’incontro ha evidenziato la necessità di un’azione sinergica tra gli enti coinvolti per risparmiare risorse idriche, evitare sprechi, sensibilizzare la popolazione a un uso responsabile dell’acqua, intercettare allacci abusivi e sanzionare i trasgressori delle ordinanze comunali, oltre a pianificare meglio gli interventi di ammodernamento delle reti.