Viterbo. Topi, siringhe e degrado urbano: è caos al Cunicchio
Polemiche sull’amministrazione Frontini e sul suo mancato intervento. Il consigliere comunale Grancini: “Situazione inaccettabile”
Una scena di degrado e abbandono nel cuore del centro storico. Questo è il quartiere del Cunicchio, una delle zone più antiche della città di Viterbo, che oggi versa in condizioni spaventose. L’antico nome “Cunicchio” deriva dal latino “cuniculus”, in riferimento a una galleria sotterranea che un tempo era usata per il deflusso delle acque. Ma di quell’antico fascino oggi resta solo l’eco di un passato dimenticato, soffocato da una realtà fatta di ratti, sporcizia, e una profonda disillusione da parte dei residenti.
Cunicchio, la rabbia dei residenti
Il punto di non ritorno sembra essere stato superato quando una donna del quartiere ha vissuto un’esperienza surreale: morsa da un topo, proprio davanti alla sua abitazione. “Sono dovuta andare all’ospedale, dove mi hanno refertata,” racconta a ViterboToday, ancora sconvolta dall’accaduto. “Le nostre case sono invase dai topi. Abbiamo scritto decine di lettere al Comune, ma nulla è cambiato. La spazzatura non viene raccolta regolarmente, e la mattina la spazzatrice non passa davanti ad alcune abitazioni, contribuendo all’accumulo di immondizia e attirando animali pericolosi.”
L’episodio, già di per sé grave, mette in luce una situazione ben più complessa. I topi non sono solo una minaccia per la salute pubblica, ma simbolo di una comunità dimenticata, abbandonata da chi avrebbe dovuto occuparsi della sua sicurezza e del suo benessere. I roditori sono portatori di malattie anche molto pericolose per l’uomo, e questa volta la donna è stata fortunata; ma cosa accadrebbe se, in futuro, un altro cittadino non fosse altrettanto fortunato?
Le condizioni del quartiere vanno ben oltre la presenza dei topi. In un angolo vicino a piazza Campoboio, il degrado è evidente: siringhe usate abbandonate a terra, pericolose non solo per i bambini che giocano nei paraggi, ma anche per gli animali. Chiunque, camminando distrattamente, potrebbe farsi male, o peggio. Preservativi usati giacciono tra i vicoli, mentre la notte, raccontano i residenti, il quartiere si trasforma in una zona franca: spaccio di droga e incontri clandestini sono all’ordine del giorno, a pochi passi da piazza del teatro, uno dei luoghi simbolo della movida viterbese.
Grancini: “Residenti abbandonati al loro destino”
Non bastasse il degrado sociale, al Cunicchio imperversa anche quello urbano. La palazzina di piazza Campoboio, ormai un simbolo del disfacimento, è completamente sventrata. L’interno è una scena apocalittica: guano di uccelli, carcasse in decomposizione, calcinacci e cavi elettrici penzolanti. L’odore è insopportabile, e il giardino abbandonato, con l’erba alta oltre un metro, è diventato un rifugio per ratti e insetti. “Questo complesso immobiliare è diruto da oltre 50 anni,” aveva denunciato a luglio il comitato di quartiere. Il Comune ne è consapevole, ma sembra mancare la volontà di risolvere.
Il consigliere comunale Gianluca Grancini, di Fratelli d’Italia, ha puntato il dito contro il sindaco Chiara Frontini, accusando l’amministrazione di totale inadeguatezza. “La situazione è inaccettabile,” afferma Grancini. “Non è normale che una signora venga morsa da un topo in pieno centro storico. Né è accettabile che le strade siano cosparse di siringhe usate. L’amministrazione Frontini ha abbandonato i residenti al loro destino.”
Grancini rincara la dose, lamentando anche il mancato intervento del Comune per segnalazioni precedenti: “Settimane fa avevamo avvisato della presenza di cavi scoperti, fili pericolosi e lampioni guasti. Nessuno ha fatto nulla. La Frontini e la sua giunta si rivelano, ancora una volta, incapaci di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Dopo due anni e mezzo di mandato, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.”
Il consigliere conclude con una richiesta pressante: “Serve una derattizzazione urgente, che non è stata mai fatta negli ultimi anni. E occorre bonificare le aree dove si trovano le siringhe, oltre a disinfestare l’intera zona, invasa dagli insetti sia in estate che in inverno.”