Vittorio Sgarbi anche questa volta va giù duro in difesa del buon nome di Roma. Sì, di Roma. Dopo la sentenza della Cassazione sul Mondo di Mezzo che ha escluso l’associazione mafiosa, il critico d'arte è entrato a gamba tesa sul lavoro dell’ex procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone.
Secondo il parlamentare, il magistrato in pensione “ha calunniato la città e per questo presenterò un esposto”. Parole dure che lo stesso Sgarbi ha voluto rincarare la dose affermando anche che: “E’ il trionfo della giustizia e della civiltà avere liberato Roma dalla umiliazione della mafia; ma adesso i colpevoli devono pagare. La diffamazione di Roma, infatti, ha avuto prezzi altissimi, fino a cancellarne persino il nome, non più Roma ma ‘mafia Capitale’. Il colpevole, per vanità, per superbia, per ambizione, ha invece un nome e cognome: Giuseppe Pignatone”.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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