Arriva una grande novità per gli elettori. Federico d’Incà, ministro in commissione Affari costituzionali della Camera ha illustrato un nuovo metodo per combattere l’assenteismo: la tessera elettronica.
Secondo il ministro d’Incà questo nuovo metodo di tessera elettronica, ispirata al Green Pass, potrebbe essere la soluzione all’aumento dell’assenteismo negli ultimi anni. Infatti, attraverso la certificazione elettronica, comodamente scaricabile dal proprio smartphone, sarà possibile votare anche a distanza dalla propria residenza. Un vantaggio che potrebbe agevolare chi lavora o studia, e dunque non può rientrare nel proprio comune di residenza per recarsi al voto. L’idea è frutto di una Commissione di esperti, costituzionalisti e analisti informatici, presieduta da Franco Bassanini.
Le condizioni richieste per abilitare l’election pass sono semplici. Innanzitutto è importante essere forniti di uno smartphone. Successivamente si potrà scaricare il proprio certificato che sostituirà la tessera elettorale cartacea. Una volta effettuato il download si può decidere di tenerlo in formato digitale o stamparlo su carta. Fatto questo importante passaggio ci si può recare presso il seggio, in cui attraverso un’applicazione verrà registrato il votante.
E’ importante sapere che una volta utilizzato l’election pass, per compiere il proprio diritto al voto, non sarà più possibile riutilizzarlo per un altro seggio. Questa sarà una digitalizzazione che porterà numerosi vantaggi. Infatti, oltre alla possibilità del votare a distanza, verranno anche meno gli adempimenti burocratici per gli elettori, come il rinnovo della tessera o la richiesta in caso di smarrimento.
Ovviamente per far si che il proprio voto valga esso dovrà essere espresso durante l’election day. Negli ultimi anni le giornate per le elezioni sono solitamente concentrate in due giorni: domenica e lunedì fino alle 15. Una scelta che secondo alcune analisi avrebbe portato a risvolti positivi soprattutto a livello economico e organizzativo per le famiglie. Oltretutto, il sistema avanzato vuole introdurre anche la possibilità di prevedere gli appuntamenti elettorali soltanto due volte l’anno: uno in primavera e uno in autunno.
La Commissione insieme al ministro d’Inca, inoltre, nella propria proposta ha inserito il voto anticipato presidiato. Una novità già sperimentata a livello internazionale che consente di esprimere la propria preferenza anche senza recarsi al seggio. Ovviamente, questo sarà possibile avendo garantito personalità, libertà e segretezza del voto espressa nell’art.48 della nostra Costituzione.
Per una categoria diversa di chi usufruirà del voto anticipato presidiato, sarà concessa la possibilità di recarsi a un seggio diverso da quello di appartenenza, collocati nella stessa circoscrizione o collegio elettorale.
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