Weekend, Genazzano è da vedere: antico e moderno si fondono in modo unico
È stato un centro rinomato sin dal periodo romano e l’immagine del dio bifronte Giano è raffigurata nello stemma della città
Genazzano (Roma) è da vedere: antico e moderno si fondono in modo unico. Si trova su uno sperone di tufo circondato da due fiumi ai piedi dei Monti Prenestini. È stato un centro rinomato sin dal periodo romano e l’immagine del dio bifronte Giano è raffigurata nello stemma della città. L’attuale centro medioevale si forma attorno ad un castello dove la popolazione si rifugiò con l’arrivo dei barbari. Il borgo medioevale nasce quando la popolazione si rifugiò in una fortezza su un colle durante le invasioni barbariche e dal 1151 è stata feudo della famiglia Colonna. Un membro di questa famiglia, nato proprio a Palazzo Apolloni a Genazzano, è diventato papa con il nome di Martino V.
L’arte del medioevo si può ammirare nella meravigliosa chiesetta di Santa Croce totalmente affrescata con dipinti del XIV e XV secolo. La storia di Genazzano è poi intrecciata con la disfida di Barletta del 1503 che vide contrapposti 13 cavalieri italiani (delle truppe dei Colonna) e 13 francesi. Vinsero gli italiani con Giovanni Brancaleone che era nato proprio a Genazzano. L’evento viene ricordato ogni anno a maggio nel Palio di Brancaleone e comprende feste, sfilate in costume e la rievocazione del giuramento dei Cavalieri in chiesa.
Marcantonio Colonna ha poi segnato la storia dell’occidente sconfiggendo i Turchi nella battaglia di Lepanto nel 1570. Nel rinascimento il castello diventa un palazzo signorile con un grande giardino a cui si accede da un ponte e Genazzano compare nei racconti di Gregorovius e in dipinti di molti artisti e pittori dell’800. Oggi il castello dei Colonna è ancora il centro culturale di Genazzano ed è sede di un Centro per l’Arte Contemporanea che organizza molte mostre d’arte. Da vedere il Ninfeo Bramante nel Parco costruito seguendo lo stile delle terme romane e che viene attribuito al Bramante.
Genazzano è anche un importante centro spirituale con il Santuario Madre del Buon Consiglio, edificato per custodire l’immagine della Madre del Buon Consiglio, che secondo la leggenda viene da una chiesa di Scutari in Albania. L’immagine sarebbe arrivata portata dagli angeli il giorno del 25 aprile del 1467 dopo che i musulmani arrivarono in Albania. Da allora è meta di pellegrinaggi e l’immagine è ancora nel santuario. Il 25 aprile si festeggiano anche i ‘Fuochi nella notte’ una rievocazione di quando le persone si riunivano a parlare, cantare e ballare attorno ad un grade falò in piazza. Da non perdere, poi, l’Infiorata a luglio che nel 2012 è entrata nel Guinness dei Primati. Genazzano è anche il paese del buon vino con il Genazzano DOC e il Cesanese DOC, un grande vino rosso che si può accompagnare con la cucina tipica locale a base di Gnocchetti “A Coa De Sorica”, Gnocchetti di Tiritello, Gnocchi di Patate, Fegatelli e la “Barachia”, un dolce tipico fatto con pasta frolla e marmellata di prugne.