Willy Monteiro Duarte, il giovane cuoco 21enne originario di Capo Verde, brutalmente ucciso il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma) per aver difeso un amico dai bulli, sarà omaggiato alla Mostra del Cinema di Venezia.
A lui è dedicato un cortometraggio d’animazione 3D intitolato Willy – Different is good, che sarà presentato come evento fuori concorso il 31 agosto alle ore 19 nella Sala “Tropicana” dell’Hotel Excelsior, alla presenza di Milena Monteiro, sorella di Willy, recentemente diventata mamma.
L’omicidio di Willy, che coinvolse quattro giovani di Artena, tra cui i fratelli Bianchi, noti per la loro violenza, scosse profondamente l’opinione pubblica italiana. Il pestaggio che costò la vita a Willy fu non solo un atto di estrema violenza, ma anche intriso di razzismo, il giovane fu ucciso a causa del colore della sua pelle. Willy è ancora oggi ricordato dai giovani come un simbolo di coraggio e altruismo, e murales in suo onore continuano a comparire in tutta Italia, compresi Roma e Colleferro.
Il cortometraggio, ispirato a questa tragica vicenda, racconta la storia di un piccolo alieno che, una volta sbarcato sulla Terra, viene perseguitato e aggredito da tre bulli. Uno di loro filma l’aggressione, come tristemente accade spesso nella realtà, per poi diffonderla sui social. Nell’ultima scena, l’alieno assume le sembianze di Willy, diventando un simbolo di tutte le vittime della violenza razzista.
Il corto, realizzato con tecnologie all’avanguardia in Italia sotto la direzione artistica di Stefano Siganakis, CEO di Side Academy di Verona, ha coinvolto per tre anni 70 studenti, che hanno dedicato 100mila ore di lavoro al progetto, guidati da Sarah Arduini, vincitrice dell’Oscar per gli effetti speciali de Il libro della giungla. Gli studenti presenteranno il corto a Venezia e riceveranno i “Draghi d’oro”, premi riservati ai migliori studenti.
Per la realizzazione di Willy – Different is good è stato utilizzato il software Unreal Engine di Epic Games, noto per giochi come Fortnite e Cyberpunk 2077, garantendo un risultato emozionante che rende omaggio alla memoria del giovane.
«L’idea di creare un cortometraggio animato contro il razzismo era nata prima della morte di Willy», racconta Siganakis, «ma dopo la tragedia di Colleferro abbiamo deciso di dedicarlo a lui. La sua morte ha suscitato un’ondata di indignazione in tutto il Paese, e non potevamo fare altrimenti. Gli studenti hanno accolto la proposta con entusiasmo e si sono messi subito al lavoro. Il progetto, iniziato durante la pandemia, si è concluso solo pochi mesi fa». Una volta completato, il corto è stato presentato ad Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema, che ha accolto con entusiasmo l’idea di portarlo al Lido. «Siamo molto emozionati di partecipare», ha aggiunto Siganakis.
Il futuro di Willy – Different is good non si fermerà a Venezia: l’intenzione è di far circolare il corto nelle scuole italiane. «Il garante della Privacy ha già espresso il suo consenso, e speriamo che dalla Mostra di Venezia il film possa diffondersi in tutta Italia. Il sacrificio di Willy non deve essere dimenticato; deve servire da lezione per tutti, un invito a rispettare le differenze e una condanna contro ogni forma di bullismo, razzismo e violenza».
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