Jasmine Paolini sfiora la vittoria a Wimbledon, ma come nell’ultimo Roland Garros si deve arrendere all’ultimo atto. Se allora fu dominata dalla numero 1 Swiatek, stavolta a batterla è stata Barbora Krejcikova dopo una partita molto più lottata e decisa su pochi punti. 62 26 64 dopo 1h58’ di gioco.
Pronti via e dai blocchi è la Paolini a uscire male, così come nella semifinale contro Vekic. Una Krejcikova subito aggressiva in risposta conquista il break già nel primo game, lo conferma e rischia di andare 3-0. Paolini salva il doppio break e porta ai vantaggi il game successivo, ma non riesce ad arrivare a palla break. Dall’altro lato del campo la ceca è efficientissima con i colpi di inizio gioco e con le variazioni entrando nello scambio. Dopo 35 minuti incamera il primo set per 6 giochi a 2.
Andata sotto di un set abbastanza nettamente così come in semifinale, Jasmine utilizza un toilet break e torna in campo nel secondo set trasformata, togliendosi un po’ di tensione e facendo andare il braccio, dimostrando una volta di più tenacia e capacità di reazione senza perdersi d’animo. Krejcikova inizia a commettere degli errori sia servizio sia in manovra da fondo e rapidamente Jasmine va in vantaggio 4-1. L’italiana difende entrambi i servizi e vince il secondo set in maniera speculare: 6-2 in 35 minuti.
Stavolta è la ceca a prendersi la pausa lunga, ma il terzo set viaggia per buona parte sui binari dell’equilibrio con i servizi mantenuti senza concedere palle break. Fino al settimo game con al servizio Paolini: annulla la prima ma poi concede una seconda e con il primo, pesantissimo doppio fallo del match, concede il break. 4-3.
Tenuti i servizi, scatta il drama quando Krejcikova serve per il match. La ceca va subito 30-0 ma inizia a sentire la tensione, il cosiddetto “braccino”: doppio fallo e due grossolani errori di rovescio e concede una palla break, annullata venendo a rete. Paolini approfitta del rovescio inceppato dell’avversaria, ma che sfonda di dritto sistematicamente in uscita dal servizio. Dopo 2 palle break annullate, la ceca mette a segno il terzo match point e può alzare le braccia al cielo.
Barbora Krejcikova, dopo il Roland Garros 2021, conquista il suo secondo Slam dopo 1 ora e 58 di gioco. Per Jasmine Paolini la seconda finale slam consecutiva persa, stavolta con molto più equilibrio, ma la consapevolezza di essere arrivata nell’élite del tennis femminile (da lunedì’ sarà numero 5 al mondo, terza nella Race che conteggia tutti i risultati ottenuti nell’anno solare) e nella storia di quello italiano.
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