Avevano organizzato una festa per commemorare i caduti sovietici nella zona dei Monti Prenestini, “Festa della Vittoria – L’Unione Sovietica libera l’Europa dal nazifascismo”, questa la frase scritta sulla locandina con cui si pubblicizzava l’evento, dove campeggiava il nome del comune di Zagarolo, con la Z bene in evidenza, la stessa Z diventata il simbolo dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo di Vladimir Putin.
La sezione del Partito Comunista dei Monti Prenestini – Casilina aveva organizzato la festa per domenica 8 maggio. Festa negata però dall’intervento del sindaco di Zagarolo (Rm), Emanuela Panzironi. La prima cittadina di Zagarolo non ha autorizzato la celebrazione dei caduti sovietici nei Monti Prenestini, per ragioni di ordine pubblico. Il comune prenestino si dissocia dai filorussi.
“Ci dissociamo totalmente dall’uso del nome della nostra città in quel modo“, ha dichiarato il sindaco.
Dalla sezione Prenestina del Partito Comunista ridimensionano il caso. “La festa l’abbiamo organizzata anche l’anno scorso. Nessuna provocazione – riporta La Repubblica – Commemoriamo i caduti sovietici nella zona dei Monti Prenestini. Non è un evento eccezionale, ma sono eccezionali gli eventi attorno a noi in questo periodo”, sostengono i comunisti della sezione Prenestina.
E la z di Zagarolo così in mostra sulla locandina?
“È il nastro di San Giorgio, un nastro commemorativo. C’è sempre stato”, rispondono. Sulla pagina Facebook della sezione del Pci, vi è scritto: “Oggi in un mondo in cui vige una narrazione unica, nella quale vengono riabilitati opportunisticamente simboli e gesta dei nazifascisti, con una Nato e un’Ue che armano il Battaglione Azov nazista e banderista e che vede l’Italia in prima fila contro la resistenza del Donbass e nell’invio di armi contro i loro alleati russi, attraverso questa iniziativa vogliamo ribadire i concetti cari al Partito comunista italiano”.
La lettera “Z” è diventata suo malgrado filo russa. Questo perché sui carri armati di Mosca compare proprio la lettera Z e chi la usa vuole mostrare senza ombra di dubbio l’appoggio all’invasione.
Inoltre il Ministero della Difesa della Russia ha dichiarato che la Z sta per “Za pobedu” che, tradotto, significa “Per la vittoria”.
La “Festa della vittoria” doveva svolgersi domenica 8 maggio. Il programma prevedeva la celebrazione alle ore 10:30 presso il cimitero di Palestrina, al sacrario dei partigiani sovietici sui Monti Prenestini; alle 12:30, invece, presso i locali della sezione del Partito Comunista a Zagarolo, si sarebbe tenuto un dibattito sul tema “onorando la Grande Guerra Patriottica dell’Unione Sovietica che ha portato alla Liberazione d’Europa dalla Bestia Fascista”.
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