Zagarolo, il borgo suggestivo e il suo multimediatico Palazzo Rospigliosi
Secondo un’antica tradizione, qui si trovava un villaggio già durante la monarchia romana e Zagarolo ha seguito le sorti di Roma fino alla fine dell’Impero
Zagarolo è un suggestivo borgo che si allunga per due km su una stretta collina di tufo che viene dall’antico vulcano dei Colli Albani. Secondo un’antica tradizione, qui si trovava un villaggio già durante la monarchia romana e Zagarolo ha seguito le sorti di Roma fino alla fine dell’Impero. Le prime notizie certe risalgono al mille quando Papa Giovanni XIII diede questi territori a sua sorella Stefania dei Conti di Tuscolo. Poi subentrò la famiglia Colonna che amava a tal punto questi posti da cedere il Tuscolo pur di mantenere Zagarolo e Colonna.
Nel 1295 Bonifacio VIII nelle sue lotte con le grandi famiglie nobili per la supremazia di Roma, espugnò e distrusse Zagarolo insieme a Palestrina. Quando nel 1435 la famiglia Colonna si sottomise al Papa finalmente arrivò la pace e Zagarolo divenne il quartier generale di Lorenzo Colonna e la famiglia la ha sempre avuta in cura ricostruendola dopo la distruzione di Vitelleschi. Con Vittoria Colonna iniziò il ‘ramo Colonna di Zagarolo’ e si visse un periodo di pace e prosperità. L’amore dei Colonna era talmente forte che Marzio Colonna, figlio di Pompeo e Orinzia, si riempì di debiti per ristrutturare la città. Si dice che il fantasma di Pompeo ancora giri per il palazzo.
I suoi successori furono costretti a vendere il ducato ai Ludovisi e successivamente ai Rospigliosi che diedero un nuovo assetto urbanistico all’intera cittadina, realizzando la zona del Borgo Nuovo (oggi corso Vittorio Emanuele) e la chiesa di San Pietro.
Nel bellissimo palazzo Rospigliosi che domina tutto il paese oggi è ospitato il bellissimo Museo del Giocattolo e una sezione di Lazio Innova dedicata alla tecnologia e al supporto delle piccole imprese. Il palazzo è una vera ‘macchina di comunicazione’ e ospita ogni settimana eventi e fiere che promuovono le produzioni del territorio e i suoi artigiani intervistati da televisioni di tutto il mondo. E’ una vera ‘start up’ di piccole iniziative e una di queste è il mercato contadino della domenica di prodotti di agricoltura biologica e biodinamica che fa venire visitatori da tutta la provincia e da Roma.
Oltre al palazzo e all’arco costruito dai Colonna per ricordare la vittoria di Lepanto del 1571, è da ammirare la bellezza della Chiesa di San Pietro con la sua facciata dalle forme concave e convesse che richiama alla mente i capolavori del Bernini. Da non perdere la Sagra dell’Uva di ottobre, la festa del patrono San Lorenzo ad agosto che si tengono al ‘tondo’, un piccolo anfiteatro del primo secolo dove si allenavano i gladiatori per gli spettacoli privati della villa annessa.
Per gli amanti della buona cucina il vero piatto tipico è il tordo matto, un piatto a base di carne di cavallo, con condimento di sarzefine locali e accompagnato da ottimi vini locali come il Zagarolo DOC, magari in una delle famose cantine di tufo.
Foto dalla pagina Fb di Palazzo Rospigliosi.